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FAQ

Perchè Maiale Nero?

Una razza rustica, (fa parte della razza Suino Nero di Calabria), dal mantello scuro, caratterizzata dalla presenza di “Bargigli” (margarein dialetto calabrese) due appendici pendule sotto il collo, allevata in maniera semibrada dal Pollino all’Aspromonte e nutrita come si deve, grazie alla presenza di felci, castagni e roveri, che sorgono lungo la costa ionica e risalgono verso l’Aspromonte.Il maiale nero pascola allo stato brado nel suo habitat di origine, l’Aspromonte, ricco di boschi di querce e castagneti dove la natura è incontaminata. Si nutre liberamente di ghiande, castagne, radici, tuberi, funghi e degli altri frutti del sottobosco. Caratteristica morfologica: forte, rustico, possente, con due appendici pendule (bargigli) sotto la gola e, nell’esemplare maschio, una criniera, caratteristiche che lo rendono distinguibile fra tutti i maiali neri calabresi.

Pregi e qualità della carnedi Maiale Nero D’Aspromonte?

È un dato di fatto che, alla nascita, i suinetti neri d’Aspromonte sono più piccoli rispetto alle razze rosa. E a confronto rimangono tali: a 5 mesi raggiungono circa 60 kg e a 12 arrivano massimo a 130 kg. Vien da sé che per ottenere un maiale pesante (180 kg) ci vogliono quasi due anni, di vita e di lavoro, a differenza dei 10/14 mesi necessari per un Large White, per esempio.Studi di laboratorio dimostrano che la carne di Maiale Nero ha un livello ORAC, indicativo del potere antiossidante degli alimenti indispensabile in una dieta sana ed equilibrata, che va oltre le aspettative.
Per fare un esempio: una porzione di spinaci cotti equivale a 2.042 unità ORAC., il livello medio di ORAC di 100g di Nerella al bergamotto è paria 54.065,5 unità.Grazie alla collaborazione con i migliori allevamenti di Maiale Nero d’Aspromonte allo stato semi-brado della zona, in grado di fornirci materie prime fresche e di altissima qualità, realizziamo un prodotto senza glutine e a basso contenuto di grassi, quindi digeribile e leggero, senza coloranti e derivati del latte aggiunti, senza glutammato e senza OGM.
Nello specifico, il maiale nero calabrese a differenza delle razze bianche, è ricco di proteine, vitamine B1, B2, magnesio, acidi grassi polinsaturi, omega 3, omega 6, noti perchè facilitano la riduzione dei trigliceridi e migliorano la funzionalità cardiovascolare.

Esiste un allevamento del maiale Nero D’Aspromonte?

La Cooperativa del Maiale Nero d’Aspromonte che fa parte integrante del circuito Genu.Eti.Co. Alla Cooperativa aderiscono 25 allevatori con oltre 5.000 capi allevati e tre piccoli laboratori di trasformazione. Gli allevamenti sono localizzati principalmente nell’area aspromontana, anche se qualche piccolo allevamento si trova anche nelle aree interne del crotonese.

Il clima della Calabria influisce sulla qualità della carne?

La fortuna di questa terra consiste nell’avere un clima eccezionale, forse tra i migliori al mondo, e una terra che, abbinata al sole, fa germogliare oro, qualsiasi cosa si pianti. In questo contesto una delle tipicità del nostro territorio è rappresentata dal maiale nero d’Aspromonte allo stato brado, perché le sue carni, ben allevate e ben trasformate, si traducono in un prodotto di alta qualità, tra i più ricercati dai palati fini.

Salumi al Bergamotto?

Domenico Commisso, forte dell’ esperienza come macellaio e come norcino, dopo tanti esperimenti trova il giusto equilibrio e decide di realizzare e brevettare un prodotto di nuova concezione come la Mortadella al Bergamotto (con buccia di Bergamotto) e il Prosciutto cotto al Bergamotto (con estratto di Bergamotto), risultato dell’ attenzione rivolta alle richieste di una clientela che punta su alimenti di alta qualità e 100% Calabresi. Seleziona quindi materie prime autoctone come il Suino Nero d’Aspromonte e buccia di Bergamotto di Reggio Calabria.
La loro unione ha permesso di realizzare una specialità come Nerella al Bergamotto, in grado di contraddistinguersi da altri prodotti simili sul mercato.Studi di laboratorio dimostrano che “ Nerella al Bergamotto “ ha un livello ORAC, indicativo del potere antiossidante degli alimenti indispensabile in una dieta sana ed equilibrata, che va oltre le aspettative.Per fare un esempio: una porzione di spinaci cotti equivale a 2.042 unità ORAC., il livello medio di ORAC di 100g di Nerella al bergamotto è pari a 54.065,5 unità. Brevetto Commisso D. 2021 –Italia ® n° 202021000002540

Cosa sono gli ORAC?

Il livello ORAC indica il potere antiossidante degli alimenti. Un valore da perseguire costantemente con una dieta varia ed equilibrata. Ricca di alimenti funzionali o nutraceutici. Nonché priva di alimenti ultraprocessati, responsabili di modifiche genetiche e invecchiamento.Il livello ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) esprime esattamente il potere antiossidante di ogni alimento e si misura in unità ORAC (μMolTe).
Quanto più alto è il livello ORAC, tanto maggiore è la capacità degli alimenti di indurre l’assorbimento, nelle cellule dell’organismo, dei radicali liberi. I radicali liberi sono causa di stress ossidativo delle cellule e concausa dei primi agenti eziologici di mortalità prematura negli ultimi due secoli. Infarti, malattie cardiovascolari e neurodegenerative, tumori e infiammazioni croniche, diabete e iperglicemia, ipercolesterolemia, sindrome metabolica e obesità.Le miscele a base di frutta e latte offrono in una sola occasione di consumo efficaci mix di sostanze conelevato potere antiossidante. Si registra invero una peculiare sinergia tra vitamine, composti fenolici epolifenoli della frutta e diverse proteine del latte ad azione antiossidante. Attraverso l’ORAC, metodo scelto per la specificità e ampiezza di risposta verso numerosi antiossidanti, si è osservato come l’aumento della concentrazione di entrambi gli ingredienti determini un incremento della loro capacità antiossidante.
La scienza è unanime nel riconoscere il ruolo favorevole degli antiossidanti per la salute. Sono tuttavia rare le notizie sul contenuto di ‘antiossidanti totali’ – come pure sulla ‘attività antiossidante totale’ nelle etichettealimentari. A causa del difetto di consenso scientifico su un metodo standard per la loro analisi quali-quantitativa. Di conseguenza, gli studi clinici sulle correlazioni tra gli apporti diantiossidanti e i benefici per la salute vengono generalmente condotti su singoli alimenti o loro categorie, o sostanze ivi contenute.USDA (United States Department of Agriculture), sulla base di una meta-analisi di 14 studi scientifici, ha redatto una lista di 275 alimenti di cui si riportano i livelli ORAC per 100 grammi e per porzione. Le spezie ela cioccolata hanno prevalso sulla prima classificazione, mentre la frutta in generale, con le mele e lebacche/semi, sulla lista delle porzioni. Dopo poco tempo, il database è stato integrato, fino a considerare 326alimenti.

Il sito web di USDA, a seguito dell’aggiornamento, ha de-pubblicato il database in questione, deducendo a posteriori la carenza di evidenza scientifica sulla correlazione tra capacità antiossidante e presenza disostanze antiossidanti (es. polifenoli), nonché sul nesso eziologico tra l’azione antiossidante e gli effettibenefici attribuiti alle singole sostanze.
Successivi studi clinici hanno peraltro confutato tali apodittici assuntidi USDA